Don Milani | |||
Home | |||
|
Dalla prefazione di Giorgio Pecorini: Con tutti i libri scritti su don Lorenzo Milani, questo…è il primo costruito attorno al nodo che sta al centro della figura e dell’opera di quel prete-maestro-cittadino: il nodo delle sue contraddizioni. Che sono oggettive, e tante. Antonino Bencivinni le inventaria tutte: quelle politico-sociali,, quelle cultural-educative, quelle pastoral-religiose. Dal settimanale “Avvenimenti” del 20 febbraio 2000, p. 74 “Se i poveri facessero gruppo a sé potrebbero significare qualcosa. Ma non lo fanno. Anzi i figli di papà li accolgono come fratelli e gli regalano tutti i loro difetti”. Così scrive nelle sue Esperienze pastorali don Lorenzo Milani. Alla sua figura complessa e ricca di contraddizioni – sulle quali si sofferma nella prefazione Giorgio Pecorini, cercando di ricondurle non senza ragione ad una concordia discors -, alla ricostruzione filologica della sua posizione politica, culturale, pedagogica e pastorale è dedicato questo secco, serio e documentato saggio. Proprio il capitolo del rapporto tra don Milani e la politica è il più interessante, teso a mostrare un don Milani in evoluzione (verso sinistra) ma allergico ad ogni strumentalizzazione della sua figura. Lui era ‘scomodo’ anche per i comunisti – che furono tra i più pronti a stimarne l’attività e le idee -: sognava antiintellettualisticamente (da intellettuale strutturatissimo) un’autoconsapevolezza e un autogoverno dei poveri. Libro pregevole. (Silverio Novelli). Dal Giornale di Sicilia del 14 gennaio 2000, p. 42 Bencivinni, insegnante di storia e filosofia nei licei e pubblicista, ha già scritto tre intensi saggi sulla figura di don Milani (1923-1967). In quest’ultimo lavoro egli, riconosciuto studioso dell’opera e del pensiero del sacerdote fiorentino, affronta gli aspetti controversi del personaggio attraverso l’analisi degli scritti più impegnati. E il libro appare – come rileva nella prefazione Giorgio Pecorini – “costruito attorno al nodo della figura del prete-maestro-cittadino: il nodo delle sue contraddizioni”. Bencivinni passa in rassegna l’azione di don Milani, il suo restare prete di ortodossia inattaccabile, il suo operare nella società a prezzo di sofferenze e persecuzioni anche quando fu colpito da un male inesorabile. (Giuseppe Quatriglio).
|
||